Il cane e il gatto posseggono un apparato cardiocircolatorio in tutto e per tutto simile a quello dell’essere umano.
Le patologie riguardanti il cuore possono essere suddivise in congenite o acquisite ed essere presenti sin dalla nascita oppure svilupparsi nel corso della vita dell’individuo.
Le cardiopatie possono interessare il muscolo cardiaco, l’apparato valvolare, il sistema di conduzione o il sacco pericardico che avvolge il cuore.
Qualunque sia l’origine o la sede di patologia cardiaca l’esito, generalmente comporta una ridotta ossigenazione dei tessuti e nutrimento degli stessi, con conseguenti segni di debolezza, facile affaticabilità e inadeguata termoregolazione.
Il paziente cardiopatico può rimanere asintomatico anche per tutta la vita, oppure presentare una sintomatologia ingravescente, sino ad arrivare alla fase di scompenso.
La visita cardiologica mediante un attento approccio clinico, coadiuvato da esami di laboratorio, radiografia, ecocardiografia ed elettrocardiografia, permette di ottenere una visione completa dello stato del paziente cardiopatico e stabilire se e quali cure risultino necessarie.
La terapia può risultare necessaria anche in pazienti apparentemente sani, qualora le indagini strumentali permettano il rilievo di significative alterazioni emodinamiche. Il rispetto e la continuità della somministrazione della terapia risultano inoltre fattori fondamentali per un buon successo nella gestione di ogni paziente cardiopatico.
Screening seriali in soggetti e razze predisposte a patologie cardiache, consentono una diagnosi precoce ed un approccio terapeutico mirato in grado di stabilire cure adeguate.
